Maggia, 28 settembre 2020 - INTERROGAZIONE
Signor Sindaco, signori
Municipali,
avvalendoci delle
facoltà concesse dal Regolamento Comunale (art. 20) in virtù dalla carica
ricoperta, vi sottoponiamo la presente interrogazione:
Premessa
La presente
interrogazione, trova fondamento in quanto non possiamo ritenerci soddisfatti
delle risposte fornite ai quesiti posti nella prima interrogazione.
Non entriamo in merito
nei toni utilizzati nella formulazione della risposta, e dei suoi contenuti;
ricordiamo che la coerenza dovrebbe trovare riscontro sia nelle richieste che
vengono fatte dal Municipio verso altri sia nell’agire stesso dell’esecutivo,
parliamo di formalità (preambolo della vostra risposta rispetto righe 3 e 4
terzo paragrafo di pagina 2), di umiltà (ammettere i propri errori è segno di
maturità, perseverare nel negare l’evidenza, giustificandosi che pure altri lo
hanno fatto, no) e rispetto (toni e contenuti delle risposte, contenuti del
trafiletto nell’ultima edizione di “A tu per tu”, se si chiede rispetto bisogno
anche darlo).
Magari parliamo una
lingua diversa da quella del Sindaco, oppure nella pochezza del monologo che ci
siamo assopiti, a noi le chiare intenzioni spiegate dal Sindaco sono risultate
essere unicamente, “nessun versamento di
soldi a innaffiatoio”, “nessun
inutile doppione” (cfr
articolo La Regione del 09.06.2020 -
https://www.laregione.ch/cantone/locarnese/1442717/maggia-pacchetto-di-misure-di-aiuto-entro-settembre).
Or dunque, le così
tante misure messe in atto, alla fine sono solo 3, di cui la prima di riflesso
obbligato dalla scelta del Cantone, ma comunque doppione, la seconda, copiata
da altri Comuni, quindi doppione, anzi doppiamente doppione se consideriamo
l’aiuto promosso pure dal Cantone, ma comunque fatta in fretta e furia,
pasticciando all’inverosimile, tanto da negare l’evidenza con la risposta
all’interrogazione data, rispondendo in maniera fuorviante e senza alcuna
umiltà di ammettere l’errore, senza così infrangere il muro dell’omertà. Poi si
giunge al condono delle tasse, che se non andiamo errati, tale misura adottata
da un altro Comune era stata subdolamente criticata.
Non ci dilunghiamo in
inutili polemiche, perché “solo i
pesci morti vanno con la corrente” (cit. Stefano Benni), e prima di
porre i quesiti, oggetto del presente atto, vi ricordiamo che a furia di cadere
in piedi, prima o poi si sprofonda.
Interrogativi:
Visto quanto sopra,
quali consiglieri comunali, si chiede al Municipio:
1. Nella
vostra premessa all’interrogazione indicate quanto segue:
…
“questa modalità operativa, peraltro, è conseguente al sostegno verbale
preannunciato dal Consiglio comunale nelle seduta di giugno.”
Si chiede di precisare
e circostanziare tale affermazione, perché nella seduta di giugno di elargire
buoni non se ne è parlato e nessun sostegno in tal senso è stato dato; pure nel
verbale della seduta, non vi è alcuna traccia.
2. Visto che,
in base alle nostre informazioni raccolte in data 15 luglio 2020, la
Commissione della gestione si sarebbe riunita il 23 luglio, per ascoltare
la presentazione del progetto e avvallarne la richiesta di credito
nell’ambito delle loro competenze, è palese che qualcuno non la racconta
giusta; visto che indicate di essere in possesso di un mail, vi chiediamo
copia cartacea di questo messaggio, tanto la copia a livello informatico
(inviandoci il messaggio come allegato e non nella modalità inoltra, di
modo che possiamo rilevare i metadati contenuti in esso, valutandone tutti
gli aspetti).
Vi riproponiamo talune domande poste già
nell’interrogazione originaria, chiedendo di rispondere in maniera chiara e
precisa alle stesse, abbiamo fatto l’aggiunta delle spiegazioni di cosa si
intende con la domanda, di modo da rendere più facile la comprensione di quanto
si chiede. Questo anche perché, sembra che con le risposte date si voglia
celare la realtà di taluni fatti.
3. Quali i
criteri adottati dal Municipio per la scernita nel coinvolgimento
(richiesta di consenso) delle attività commerciali / artigianali sul
territorio Comunale.
Chiediamo al Municipio di spiegare in maniera oggettiva
come ha effettuato la scernita di quali commerci coinvolgere; quindi un elenco
di criteri, su quale base di calcolo e valutazione, in termini oggettivi e non
soggettivi, spiegando la logica di questo procedimento.
La domanda è posta, perché vi sono aziende e
commerci che non sono stati coinvolti e del lockdown hanno sofferto
maggiormente rispetto a talune coinvolte che hanno comunque beneficiato di
altri aiuto e iniziative di sostegno.
4. Quali sono
le attività che hanno aderito all’iniziativa e quali coloro che non
l’hanno fatto? (Si chiede di avere una lista esaustiva dei commerci, di
modo che i cittadini vengano informati dove i buoni sono utilizzabili
perché accettati).
E’ stata chiesta una lista esaustiva dei
commerci, quindi si chiede di elencare le 37 aziende che hanno deciso di
aderire e le 12 che non l’hanno accolta; A tal proposito, possiamo indicare che 49
aziende coinvolte nella scernita, a rispetto di quante sono realmente presenti
nel territorio comunale, a nostro modo di vedere è molto riduttiva.
5. Come giustifica il comune il fatto di aver
distribuito il buono pure agli stranieri dimoranti (permesso B) e temporanei
(permessi L), i quali pagano le imposte alla fonte e quindi nulla al Comune.
6. A quanto ammontano i costi dell’iniziativa a
oggi e quale l’ammontare totale previsto a fine iniziativa? (spese di
spedizione, grafica buoni, stampa buoni, grafica comunicazioni, stampa
comunicazioni e lettere varie,…)
Si chiede di redigere un rendiconto,
allegando giustificativi di pagamento e le relative fatture, perché signori,
tenendo conto di una media di 3 persone a nucleo, 2'601 / 3 = 867 buste inviate
per Posta A; ne risulta che la stampa di 2'800 buoni compresa il costo della
grafica (prendendo i conti del Comune, mediamente CHF 450.- a progetto) è
costata poco più di CHF 1'200.-. Desideriamo sapere quale sia l’azienda che
effettua questo prezzo, di modo in caso di necessità di stampa, possiamo noi
stessi ad essa rivolgerci.
7. Come e quando è stata coinvolta la Sezione
degli Enti Locali? Quali le loro considerazioni?
L’indicazione che pure gli altri comuni
hanno agito in egual modo, non è una giustificazione plausibile agli errori
commessi.
8. A oggi, quanti buoni sono stati già utilizzati
dalla popolazione e in quali commerci?
Si chiede non solo di indicare quanti
buoni sono stati ripagati, ma di elencare quanti di questi ogni singolo
commercio ha richiesto il rimborso e in quale misura.
9. Come avviene il controllo dei buoni, onde
evitarne gli abusi, visto che non vi è alcun regolamento, tenuto conto che i
buoni non sono nominali e non vi è alcun controllo sull’ossequio delle
disposizioni per l’incasso.
10. A quanto è ammontato il costo per la consulenza
legale nella redazione della precedente risposta all’interrogazione?
I Consiglieri Comunali
Linda Pleschko
Aldo
Pedroni
Simone
Franceschini
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