Maggia, 10 febbraio 2022
Egregio Signor Sindaco, Egregi Signori
Municipali,
avvalendoci delle facoltà concesse dalla
LOC (art. 67) e dal Regolamento Comunale (art. 20), ci permettiamo sottoporvi
la seguente interrogazione:
Nell’ultimo Consiglio Comunale è stata
sollevata la questione inerente il risanamento dovuto ad inquinamento del
comparto occupato a suo tempo dalla società Graniti Bionda SA.
A tal proposito, nel corso della seduta,
come pure tra la popolazione, sono sorti diversi interrogativi sui quali ci
sembra importante fare chiarezza.
Quali Consiglieri Comunali riteniamo
doveroso avere maggiori informazioni in merito, ma soprattutto capire quale
ruolo e posizione intende assumere il Municipio.
È un dato di fatto che il sedime risulti
essere inquinato, tanto quanto è comprovato che i proprietari dei fondi siano i
Patriziati (Cevio, Linescio o Someo), come pure che il Municipio di Maggia
abbia già anticipato denaro pubblico per provvedere al risanamento.
Onde confutare qualsiasi dubbio, il CC
del 18.11.2014 aveva approvato il MM 16/2014 dove veniva concesso un credito
pari a CHF 5’192’570.00 per il progetto di arginatura e di valorizzazione
ambientale, dove però non era contemplato nessun importo per sanificare
eventuali fondi inquinati.
Riteniamo che il Comune di Maggia non
abbia alcuna responsabilità, in quanto non ha mai violato i suoi doveri di
controllo (vedi anche segnalazione fatta a suo tempo per iscritto al Cantone),
ma che si tratta di questioni tra privati, nella fattispecie tra la società
coinvolta ed i Patriziati, pertanto non troviamo corretto che sia il Comune a
farsene carico e passare alla cassa.
Da informazioni prese e come già
espresso durante l’ultimo CC, il Tribunale Federale ha chiarito che in caso
d’inquinamento è da ritenersi responsabile in primo luogo chi ha cagionato il
perturbamento o il pericolo. In condizioni più restrittive potrebbe essere reso
responsabile anche chi è proprietario, questo solo però nel caso in cui abbia
omesso di effettuare la dovuta vigilanza. Il TF identifica fra gli enti
responsabili chi ha sfruttato il sedime e chi ne è il proprietario, ma non il
Comune dove sono ubicati i terreni.
Gli interroganti sanno che, per il
progetto di arginatura e la valorizzazione ambientale del comparto di Riveo, il
Comune di Maggia si è assunto il ruolo di capofila, ma non di certo per il
risanamento dovuto ad inquinamento del fondo ex Graniti Bionda SA, che non ha
nulla a che vedere con esso e resta di competenza dei proprietari dei fondi.
Indistintamente, il ruolo di capofila
del Comune avrebbe dovuto proteggere i nostri interessi e non quelli di chi ha
creato il danno o del proprietario del fondo.
In relazione a quanto sopra, ci
permettiamo porre al Municipio le seguenti domande:
1. È
un dato di fatto che la vecchia amministrazione ha voluto/dovuto fare da
capofila per il progetto di arginatura e valorizzazione del citato comparto; nella
fattispecie dell’inquinamento dell’ex comparto Bionda, che non rientra nel
progetto del quale il Comune è capofila, chi ha deciso di continuare ad
assumere tale posizione?
2. Per
quale motivo, se il Comune di Maggia non è proprietario dei fondi né
responsabile dell'inquinamento, sembra essere chiamato a pagare? Non si rischia
di creare un precedente per eventuali situazioni di bonifiche future su altri
sedimi del comparto occupati da altre aziende?
3. In
merito ai problemi legati all’inquinamento, gli altri sedimi del comparto sono
pure stati esaminati? In caso affermativo con quali esiti? In caso negativo per
quale motivo?
4. Ci
sono dei preventivi inerenti il risanamento del citato fondo inquinato? E per
un'eventuale bonifica di tutto il comparto Riveo-Visletto?
5. In
sede di CC siamo stati informati che presso il Ministero Pubblico è giacente
una causa penale nei confronti della Graniti Bionda SA (in fallimento) e dei
suoi organi. Per quale motivo la denuncia è stata depositata dal Comune di
Maggia e non dai proprietari (Patriziati)? Come mai i proprietari non hanno
sporto denuncia? Chi si è assunto e continua ad assumersi i costi giuridici e
legali di tale denuncia?
6. Siamo
stati informati che il Comune di Maggia ha inviato dei precetti esecutivi agli
amministratori della Graniti Bionda SA. Corrisponde al vero? In caso
affermativo perché sono stati inviati dal Comune non essendo proprietario?
7. Quanto
è costato finora l’aver assunto il ruolo di capofila pure nel caso particolare
dell’inquinamento del comparto ex-Bionda? Viene chiesto il dettaglio dei vari
esborsi (legali, causa penale e causa civile, consulenze, rappresentanza,
trasferte, specialisti, sgombero materiale inquinato, ecc..) ed a quale voce di
bilancio sono stati registrati.
8. I
Patriziati, proprietari del fondo, hanno già riversato al Comune quanto
anticipato? In caso negativo per quale motivo?
9. In
che misura, a causa del suddetto problema, viene bloccato il progetto di
arginatura e di valorizzazione ambientale approvato nel MM 16/2014? Quali
conseguenze finanziarie comporta un ritardo nel progetto?
10. In che modo il Comune di Maggia
può forzare la mano ai Patriziati ed al Cantone affinché si prendano a carico i
costi necessari?
Le nostre domande sono scaturite
principalmente dalla preoccupazione di trovare ulteriori sedimi inquinati,
nonché non creare precedenti inerenti il pagamento di ulteriori bonifiche a
favore di terzi che potrebbero mettere in pericolo gli investimenti e la gestione
finanziaria del nostro Comune.
Con la massima stima
Gruppo Lega – UDC / SVP / Ex Agrari -
Indipendenti
Gruppo PPD+GG di Maggia
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