In Consiglio Comunale

Il comune vi sta chiamando
il 18 aprile 2021
vota lista 4

Home Back

Interrogazione
Bonifica comparto ex Bionda - Riveo

Maggia, 10 febbraio 2022

Egregio Signor Sindaco, Egregi Signori Municipali,
avvalendoci delle facoltà concesse dalla LOC (art. 67) e dal Regolamento Comunale (art. 20), ci permettiamo sottoporvi la seguente interrogazione:

Nell’ultimo Consiglio Comunale è stata sollevata la questione inerente il risanamento dovuto ad inquinamento del comparto occupato a suo tempo dalla società Graniti Bionda SA. A tal proposito, nel corso della seduta, come pure tra la popolazione, sono sorti diversi interrogativi sui quali ci sembra importante fare chiarezza. 
Quali Consiglieri Comunali riteniamo doveroso avere maggiori informazioni in merito, ma soprattutto capire quale ruolo e posizione intende assumere il Municipio.   

È un dato di fatto che il sedime risulti essere inquinato, tanto quanto è comprovato che i proprietari dei fondi siano i Patriziati (Cevio, Linescio o Someo), come pure che il Municipio di Maggia abbia già anticipato denaro pubblico per provvedere al risanamento.   

Onde confutare qualsiasi dubbio, il CC del 18.11.2014 aveva approvato il MM 16/2014 dove veniva concesso un credito pari a CHF 5’192’570.00 per il progetto di arginatura e di valorizzazione ambientale, dove però non era contemplato nessun importo per sanificare eventuali fondi inquinati.  

Riteniamo che il Comune di Maggia non abbia alcuna responsabilità, in quanto non ha mai violato i suoi doveri di controllo (vedi anche segnalazione fatta a suo tempo per iscritto al Cantone), ma che si tratta di questioni tra privati, nella fattispecie tra la società coinvolta ed i Patriziati, pertanto non troviamo corretto che sia il Comune a farsene carico e passare alla cassa.         

Da informazioni prese e come già espresso durante l’ultimo CC, il Tribunale Federale ha chiarito che in caso d’inquinamento è da ritenersi responsabile in primo luogo chi ha cagionato il perturbamento o il pericolo. In condizioni più restrittive potrebbe essere reso responsabile anche chi è proprietario, questo solo però nel caso in cui abbia omesso di effettuare la dovuta vigilanza. Il TF identifica fra gli enti responsabili chi ha sfruttato il sedime e chi ne è il proprietario, ma non il Comune dove sono ubicati i terreni.   

Gli interroganti sanno che, per il progetto di arginatura e la valorizzazione ambientale del comparto di Riveo, il Comune di Maggia si è assunto il ruolo di capofila, ma non di certo per il risanamento dovuto ad inquinamento del fondo ex Graniti Bionda SA, che non ha nulla a che vedere con esso e resta di competenza dei proprietari dei fondi. 
Indistintamente, il ruolo di capofila del Comune avrebbe dovuto proteggere i nostri interessi e non quelli di chi ha creato il danno o del proprietario del fondo.     

In relazione a quanto sopra, ci permettiamo porre al Municipio le seguenti domande:   

1.    È un dato di fatto che la vecchia amministrazione ha voluto/dovuto fare da capofila per il progetto di arginatura e valorizzazione del citato comparto; nella fattispecie dell’inquinamento dell’ex comparto Bionda, che non rientra nel progetto del quale il Comune è capofila, chi ha deciso di continuare ad assumere tale posizione?   


2.    Per quale motivo, se il Comune di Maggia non è proprietario dei fondi né responsabile dell'inquinamento, sembra essere chiamato a pagare? Non si rischia di creare un precedente per eventuali situazioni di bonifiche future su altri sedimi del comparto occupati da altre aziende?   


3.    In merito ai problemi legati all’inquinamento, gli altri sedimi del comparto sono pure stati esaminati? In caso affermativo con quali esiti? In caso negativo per quale motivo?   


4.    Ci sono dei preventivi inerenti il risanamento del citato fondo inquinato? E per un'eventuale bonifica di tutto il comparto Riveo-Visletto?   


5.    In sede di CC siamo stati informati che presso il Ministero Pubblico è giacente una causa penale nei confronti della Graniti Bionda SA (in fallimento) e dei suoi organi. Per quale motivo la denuncia è stata depositata dal Comune di Maggia e non dai proprietari (Patriziati)? Come mai i proprietari non hanno sporto denuncia? Chi si è assunto e continua ad assumersi i costi giuridici e legali di tale denuncia?   


6.    Siamo stati informati che il Comune di Maggia ha inviato dei precetti esecutivi agli amministratori della Graniti Bionda SA. Corrisponde al vero? In caso affermativo perché sono stati inviati dal Comune non essendo proprietario?   


7.    Quanto è costato finora l’aver assunto il ruolo di capofila pure nel caso particolare dell’inquinamento del comparto ex-Bionda? Viene chiesto il dettaglio dei vari esborsi (legali, causa penale e causa civile, consulenze, rappresentanza, trasferte, specialisti, sgombero materiale inquinato, ecc..) ed a quale voce di bilancio sono stati registrati.   


8.    I Patriziati, proprietari del fondo, hanno già riversato al Comune quanto anticipato? In caso negativo per quale motivo?   

9.    In che misura, a causa del suddetto problema, viene bloccato il progetto di arginatura e di valorizzazione ambientale approvato nel MM 16/2014? Quali conseguenze finanziarie comporta un ritardo nel progetto?   


10. In che modo il Comune di Maggia può forzare la mano ai Patriziati ed al Cantone affinché si prendano a carico i costi necessari?     

Le nostre domande sono scaturite principalmente dalla preoccupazione di trovare ulteriori sedimi inquinati, nonché non creare precedenti inerenti il pagamento di ulteriori bonifiche a favore di terzi che potrebbero mettere in pericolo gli investimenti e la gestione finanziaria del nostro Comune.     

Con la massima stima              
Gruppo Lega – UDC / SVP / Ex Agrari - Indipendenti       
Gruppo PPD+GG di Maggia